Quantcast
Channel: Gazzetta di Milano
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3388

Ucciso per furto di Gratta e Vinci, arrestati titolare bar e suo zio

$
0
0

Nella periferia di Milano, precisamente in viale Giovanni da Cermenate, si è consumata una tragedia che ha avuto un risvolto violento e drammatico. Eros Di Ronza, un uomo di 37 anni conosciuto per i suoi precedenti penali legati a furti e altri reati contro il patrimonio, ha perso la vita mentre cercava di perpetrare un furto in un bar-tabaccheria.

La sua intenzione era quella di impossessarsi di diversi biglietti Gratta e vinci, ma l’evento ha preso una piega inaspettata che ha portato alla sua morte. Intorno alle cinque del mattino, Di Ronza ha raggiunto il luogo del crimine a bordo di uno scooter appena rubato. Con determinazione, ha forzato la saracinesca del bar-tabaccheria, causando l’attivazione del sistema di allarme. Questo ha allertato i proprietari del locale, una famiglia di origine cinese, che vivono nei dintorni e che si sono subito recati sul posto per controllare la situazione.

Il titolare del bar, un uomo di 30 anni, e suo zio di 49 anni, hanno affrontato Di Ronza proprio mentre stava tentando di fuggire con il bottino appena raccolto. Secondo le indagini svolte dalla polizia, coordinate dal pubblico ministero Maura Ripamonti, la colluttazione ha avuto inizio vicino alla saracinesca. È lì che sarebbero stati inferti i primi colpi con le forbici. Di Ronza ha cercato di darsi alla fuga, ma i due lo hanno raggiunto a pochi metri, continuando a colpirlo brutalmente. L’intera sequenza della drammatica aggressione è stata catturata dalle telecamere di videosorveglianza del locale, fornendo così prove concrete dell’accaduto.

Nel tardo pomeriggio, le forze dell’ordine hanno arrestato il giovane proprietario e lo zio, accusandoli di omicidio in concorso. Gli avvocati difensori, Eugenio Rogliani e Simone Ciro Giordano, hanno sottolineato che i loro assistiti sono persone rispettabili, note per il loro impegno nel lavoro e per non avere mai recato disturbo alla comunità. Hanno inoltre dichiarato l’intenzione di appellarsi alla legittima difesa, una strategia legale che punta a dimostrare come l’azione dei due uomini sia stata una risposta a una minaccia immediata.

L’intero evento si è svolto in un bar situato in viale Giovanni da Cermenate, un locale che oltre a servire come tavola calda, dispone di un angolo dedicato alla vendita di tabacchi. L’incidente è stato interamente registrato da una telecamera di sicurezza presente nel locale.

Questo materiale visivo ha fornito agli investigatori della polizia, sotto la guida della pubblico ministero Maura Ripamonti, dettagli cruciali per il caso. Nei filmati si vede inizialmente la vittima all’interno del bar. Poco dopo si nota una violenta aggressione con forbici, che spinge la vittima a tentare una fuga disperata verso l’esterno. Purtroppo, gli sforzi di scappare non sono stati sufficienti e l’aggressione è continuata in strada, culminando in numerosi colpi inflitti al 37enne.

Secondo il referto del medico legale, la vittima ha subito almeno venti ferite da forbice. A seguito del delitto, le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto del gestore del bar e di uno zio, entrambi cittadini cinesi. A richiamare l’attenzione della polizia è stato un uomo di 30 anni, che ha composto il 112 per segnalare l’accaduto dicendo: “Venite, c’è un uomo che sta morendo…”. Tuttavia, all’arrivo dei sanitari del 118 e delle volanti della polizia, non è stato possibile fare nulla per salvare il 37enne, che è stato trovato privo di vita. Il bar, il cui titolare è di nome Ji Sufen, non è nuovo a situazioni di pericolo. Infatti, ha subito già cinque rapine, di cui tre recenti avvenute negli ultimi tre mesi.

L’ultima rapina ha visto l’uso di un cric per forzare la saracinesca nel tentativo di rubare gratta e vinci. Un frequentatore del bar e residente del quartiere ha dichiarato ad Adnkronos di conoscere bene i titolari, descrivendoli come persone rispettabili che lavorano fino a 16 ore al giorno e gestiscono l’attività da oltre 20 anni.

Un altro dettaglio emerge da un falegname della zona, il quale ha raccontato che la vittima, Di Ronza, era solita girare per il quartiere sempre in compagnia di un’altra persona. Questo potrebbe suggerire che la vittima avesse strette connessioni nella zona, e tale informazione potrebbe rivelarsi rilevante per le indagini. Come ulteriore contributo alle opinioni del quartiere, un giovane vicino di casa dei gestori ha definito il quartiere come generalmente tranquillo. Ha ricordato che, appena giunto sul luogo, ha visto il figlio minore della proprietaria del bar mentre chiamava la polizia, indice del caos e della gravità della situazione in atto.

L'articolo Ucciso per furto di Gratta e Vinci, arrestati titolare bar e suo zio proviene da Gazzetta di Milano.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3388

Trending Articles