L’Olimpia attinge alle sue forze nascoste, riceve tantissimo dagli italiani, getta il cuore oltre l’ostacolo bresciano, oltre la capolista, a sole 48 ore dalla battaglia di Belgrado, senza Nikola Mirotic, con quattro stranieri reagisce agli allunghi avversari, sempre, puntuale, e finisce in crescendo prevalendo 79-73.
Pippo Ricci ha difeso come un leone contro Miro Bilan, dieci falli subiti; Stefano Tonut si è “spento” su Della Valle e poi anche Ivanovic, Rivers. L’Olimpia ha giocato con orgoglio, tenacia, sopperendo magari a qualche errore di mira, ai tanti problemi di falli, ma non nei momenti chiave. Nico Mannion è stato il primo a entrare in ritmo, Leandro Bolmaro ha giocato una partita straordinaria sui due lati del campo. E quando serviva un killer, è arrivato Shavon Shields.
L’Olimpia ha un inizio difficile, in cui è poco lucida in attacco, spende dei falli e va sotto 6-0 e 8-2, in difficoltà a pareggiare l’energia avversaria come si temeva. Coach Messina usa subito un time-out, poi muove le pedine. La difesa è la prima a entrare in partita, seguendo la leadership nella propria metà campo di Stefano Tonut. E’ lui, anche con due tiri liberi e un assist per Caruso, a riavvicinare Milano. Ma il gioco in post basso di Miro Bilan, con Ousmane Diop subito gravato di due falli, qualche problema nella transizione difensiva consentono a Brescia di allungare in modo deciso, 18-8. L’ingresso di Shields cambia un po’ il volto dell’attacco dell’Olimpia. Le sue penetrazioni, il lavoro di Caruso, che pesca anche Bolmaro in un taglio dentro l’area, riportano l’Olimpia vicina, 19-14, alla fine del primo periodo. Shields con le sue penetrazioni riporta Milano a meno tre quando Chris Dowe la ricaccia indietro con una tripla. Ancora Shields firma il meno due costringendo Coach Peppe Poeta al suo time-out. Qui la partita si infiamma con le triple: Ivanovic allunga a più cinque, LeDay e Mannion (che produce una super schiacciata contro la difesa schierata) pareggiano a quota 27. Rivers, il più ispirato nel primo tempo, risponde con una tripla, Armoni Brooks la cancella. Sul 32-32, Rivers completa un gioco da quattro punti. L’Olimpia ha problemi di falli quando a Caruso fischiano il terzo e un tecnico per proteste. Brescia va in lunetta 12 volte contro quattro e con quelle tenta un ulteriore allungo, anche se l’Olimpia con Mannion e Bolmaro, anche Diop regge e chiude il primo tempo sotto 42-38.
Con Mannion gravato di tre falli, l’Olimpia parte con Bolmaro da playmaker. Due volte segna con jumper dalla lunetta poi anche da tre, ma Milano non si avvicina perché paga la grande serata di Rivers nel tiro da tre. Centra la retina due volte da fuori e quando i falli si accumula, tre LeDay, tre Diop, Brescia scappa a più otto cercando di mettere le mani sulla partita. Proprio nel momento in cui potrebbe mollare, l’Olimpia risponde con energia, difesa e un parziale di 10-0, con Shields, due volte Mannion, un’entrata di forza di Tonut (quella del pareggio) e un canestro di Ricci in post-up. Dopo il pareggio di Dowe dalla linea, Ricci ancora da sotto di forza ripristina il vantaggio che è 60-59 dopo tre quarti. Rivers pareggia ancora in avvio di quarto periodo. Ricci, in sacrificio estremo su Bilan, di energia svetta a rimbalzo, costruisce di forza punti nel traffico dell’area dopo una tripla di Ivanovic. Sulla parità, Miro Bilan due volte converte un gioco da tre punti e costruisce sei punti di margine. Di nuovo sull’orlo del knock-out, l’Olimpia risponde ancora e lo fa con un’intensità eccezionale. Impattano ancora LeDay e Shields. Il sorpasso lo segna Bolmaro dalla media. Mobio all’improvviso firma il pareggio ma è l’ultimo, Shields segna da tre, la difesa tiene, Tonut fa 2/2, la difesa tiene sempre. L’Olimpia chiude vincendo 79-73.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Brescia: “Una vittoria bella per noi, ci dà grande soddisfazione considerate le circostanze perché non è mai facile giocare dopo così poco tempo da una gara di EuroLeague come quella di Belgrado. Abbiamo avuto tanti da tutti, ma in particolare dai ragazzi italiani. I due lunghi hanno fatto bene, Tonut ha fatto bene, Mannion ovviamente e poi Pippo Ricci. E’ stato presente in attacco, punendo i cambi difensivi, ha catturato rimbalzi preziosi in attacco e difeso come meglio non poteva su Miro Bilan, che è uno dei loro punti di riferimento insieme a Della Valle. Sono contento perché la squadra ha giocato con grande presenza, fisica e mentale, con grande energia in difesa e poi nel secondo tempo abbiamo mosso bene la palla, costruendo tiri buoni sia da sotto che da fuori. All’inizio del quarto periodo ci siamo detti di giocare come a Belgrado, semplici, calmi, lucidi. E abbiamo avuto l’energia di catturare tanti rimbalzi d’attacco e quelli ci hanno dato tranquillità”.
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