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L’Atalanta supera il Milan

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Colpo Champions dell’Atalanta. La Dea batte 1-0 il Milan a San Siro oggi, domenica 20 aprile, nella 33esima giornata di Serie A. Decisivo il gol segnato nella ripresa da Ederson su assist di Bellanova. Con questa vittoria i bergamaschi di Gasperini difendono il terzo posto dall’attacco del Bologna salendo a 64 punti, mentre i rossoneri di Conceicao vedono svanire l’ennesima occasione di rimettersi in corsa per un posto in Europa, rimanendo a quota 51.

Il copione del match sembra chiaro fin da subito. L’Atalanta costruisce, il Milan si difende e riparte in velocità. Il piano tattico dei due allenatori però porta a un primo tempo praticamente privo di occasioni, dove Retegui da una parte e Jovic dall’altra sono serviti poco e male, ingabbiati nella morsa della difesa avversaria. Il nuovo assetto a 3 studiato da Conceicao, e che ha brillantemente esordito nel 4-0 rifilato a domicilio all’Udinese, sembra dare i suoi frutti. Il Milan è compatto, aspetta basso la Dea e ribalta subito il fronte per innescare la velocità di Leao, più vicino alla porta e in fiducia. Ederson va vicino al vantaggio al 20′, ma il centrocampista brasiliano spreca di testa. L’occasione più grande del primo tempo però arriva nel finale, al 44′, quando Jovic viene servito in area, si gira ma dall’altezza del dischetto spreca tutto.

Il Milan rientra in campo determinato e costruisce una buona occasione a inizio ripresa, con Reijnders che entra in area ma non riesce a trovare compagni. L’Atalanta prova ad accelerare la manovra ma è imprecisa nell’ultimo passaggio e dà coraggio agli avversari. Al 53′ Leao si trova tutto solo davanti a Carnesecchi, seppur in posizione defilata, ma il suo diagonale viene murato dall’intervento provvidenziale di Djimsiti. Gol sbagliato, gol subito. Al 62′ l’Atalanta trova il vantaggio: la costruzione dal basso della Dea libera Lookman, che pesca Bellanova sul secondo palo. L’ex esterno del Torino mette al centro per l’inserimento di Ederson, che di testa firma l’1-0. Il Milan subisce il colpo e i bergamaschi sfiorano il raddoppio: Lookaman sfonda ancora sulla sinistra e mette al centro per Retegui, che a porta vuota non riesce a spingere il pallone in rete. I cambi di Conceicao non riescono a dare la scossa, quelli di Gasperini danno palleggio e pericolosità. Joao Felix prova l’azione personale, ma strozza troppo il destro. Nel finale è Maignan a evitare lo 0-2 con una bella parata di piede sul diagonale di Lookman, mentre Reijnders, in pieno recupero, non inquadra la porta da fuori area. Termina quindi 0-1 a San Siro.

Gian Piero Gasperini, ai microfoni di DAZN, ha raccontato la partita e spiegato le scelte tattiche determinanti che hanno permesso alla sua squadra di battere il Milan. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, la partita sembrava complicarsi dopo un buon avvio rossonero nel secondo tempo. Poi i suoi cambi hanno cambiato il volto del match. Quali riflessioni hanno guidato le sue scelte?
“Avevamo qualche difficoltà dietro, con Toloi e Kossounou non al meglio della condizione. Sapevo che avrei potuto utilizzarli solo durante la gara, non per tutta la partita. I cambi ci hanno dato più freschezza, solidità, e il gol nasce proprio dalla qualità e dalla freschezza portata da chi è entrato”.

A proposito del gol, possiamo definirlo il classico ‘gol alla Gasperini’? Inserimenti perfetti, movimenti coordinati…
“Sì, è stata un’azione corale splendida. Nel primo tempo avevamo faticato a trovare i giusti tempi d’inserimento. Poi, con qualche spazio in più nella ripresa, è emersa la nostra capacità di interpretare al meglio le situazioni offensive. È stato bello vedere come Ederson si sia inserito con grande tempismo e convinzione”.

Questa vittoria mette una seria ipoteca sulla qualificazione in Champions League. Quanto sarebbe significativo centrare di nuovo questo traguardo per l’Atalanta?
“Sarebbe un risultato eccezionale. È vero, ormai si tende quasi a dare per scontato che l’Atalanta debba giocare per la Champions, ma non è affatto normale. Se ci riuscissimo sarebbe la quinta qualificazione in sette stagioni, un traguardo incredibile per una realtà come Bergamo. Questo ci rende ancora più determinati a chiudere al meglio questo campionato straordinario”.

Viene da chiedersi come possa pensare di lasciare una squadra così. Non le viene voglia di ripensarci e godersi un altro anno in Champions con questa Atalanta?
“In questo momento la mia testa è totalmente concentrata su questa stagione, che per noi è già fantastica. Non penso ad altro. Stiamo vivendo momenti molto belli e difficili, il campionato è equilibrato e vincere qui a San Siro dopo il successo col Bologna rappresenta una svolta decisiva. Vedremo poi cosa accadrà, ma ora conta solo raggiungere l’obiettivo finale”.

Una curiosità tattica: Bellanova ha giocato da centrale difensivo, ruolo insolito per lui. Quali indicazioni ha tratto da questa scelta?
“La scelta di Bellanova nasceva da esigenze difensive contingenti, vista la situazione con gli altri centrali non al massimo. Ha svolto un compito eccellente, sia come centrale sia come esterno nella seconda parte. Ha contenuto molto bene Leao e Theo, due giocatori difficili da affrontare, aggiungendo poi un prezioso contributo offensivo con l’assist decisivo”.

Resta un po’ di rammarico pensando a quelle settimane in cui l’Atalanta ha perso punti importanti e sembrava in corsa anche per lo scudetto?
“Ma no, assolutamente. Non possiamo avere rammarichi con la stagione che stiamo facendo. Forse qualcuno ha frainteso il mio entusiasmo quando ho parlato di scudetto, ma la realtà è che siamo davanti a squadre con organici molto superiori al nostro. L’obiettivo realistico e prestigioso è la Champions, non dobbiamo confondere le cose”.

La vittoria contro il Milan rilancia ulteriormente l’Atalanta verso l’obiettivo Champions League, ma Gasperini tiene tutti con i piedi per terra. Una notte perfetta, dunque, ma il finale di stagione richiede ancora concentrazione massima. Con un tecnico così, il sogno continua.

Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, si è così espresso a DAZN nel post Milan-Atalanta: “Il primo tempo è stato equilibrato; siamo stati un po’ più basso rispetto a quanto avevamo chiesto e preparato, ma loro non hanno creato occasioni. Abbiamo finito bene il primo tempo, però poi, al momento di mettere i giocatori davanti al portiere, non ci siamo riusciti e l’abbiamo pagata. Come nel secondo tempo. E loro, alla prima occasione, sono andati in gol; ne avevamo pure parlato dei cross sul secondo palo: è una loro caratteristica. Ma è andata così”.

Perché poi sei passato a quattro?

“Non è che non mi è piaciuto, ma per provare a pareggiare”.

Non ho visto grande cattiveria: cosa vi ha frenato?

“Per me non ci ha frenato il derby: la partita più importante è quella che si gioca. Di solito chi entra ci dà qualcosina in più, ma anche io ho messo Sottil in una posizione non sua. È mancata quella aggressività che noi normalmente andiamo”.

Dalla Coppa Italia passa anche il suo futuro?

“Il mio futuro ahahahah… Tutti i giorni parlano sin da Milan-Cagliari di chi viene al Milan, per me va bene eh, ma per il gruppo che lavoro… Loro vedono tutte le notizie e non c’è questa stabilità. Dobbiamo lavorare oggi per provare a essere migliori domani. Non è facile per me perché non hanno neanche tanto rispetto perché si parla dell’allenatore del Milan come uno che non è mai stato dentro al calcio e non è vero. Il mio futuro non dipende da niente. Dipende dal preparare la partita con l’Inter, provando a vincere due titoli e non so da quanti anni il Milan non li vince. E non è normale”.

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