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Cambiamento climatico, tensioni internazionali e aumento prezzi le preoccupazioni dei milanesi

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Per la maggioranza dei cittadini residenti in provincia di Milano (67%) il futuro appare incerto a causa del cambiamento climatico (79%), delle tensioni tra Stati e dei conflitti (78%), e dell’aumento dei prezzi (77%).

Il 61% dichiara invece di nutrire speranza negli anni futuri. Sono alcuni dei risultati emersi dall’Osservatorio Look to the future promosso dalla Compagnia assicurativa vita Athora Italia, parte del Gruppo europeo Athora, in collaborazione con Nomisma. L’Osservatorio ha l’obiettivo di interrogare gli italiani sui temi relativi al risparmio, alla previdenza e agli investimenti e prevede tre aree (wave) di ricerca che saranno comunicate nel corso del 2025[1].

Chiamati invece a rispondere sulle aspettative rispetto al proprio futuro personale, gli intervistati hanno condiviso la propria preoccupazione per il fatto che la pensione pubblica possa non risultare adeguata a sostenere le proprie spese familiari (66%). Non sono emerse invece sostanziali preoccupazioni sulla stabilità economica (per il 37% è un motivo di tranquillità e per il 35% è ininfluente rispetto alla valutazione del proprio futuro personale) e su quella lavorativa (per il 34% è un motivo di tranquillità e per il 24% è ininfluente rispetto alla valutazione del proprio futuro personale). Allo stesso modo, le relazioni sociali non sono considerate come una fonte di ansia, ma rappresentano per il 44% un motivo di tranquillità.

 

Qual è il significato attribuito al risparmio da parte degli abitanti della provincia di Milano?

Il concetto di risparmio appare principalmente legato alla volontà di salvaguardare la propria situazione economica futura. Per il 48%, rappresenta una forma di tutela in caso di spese impreviste, mentre per il 27% è un mezzo utile a garantirsi rendite future.

 

Perché risparmiare?

Le motivazioni principali per cui vale la pena risparmiare sono la possibilità di fronteggiare eventuali spese impreviste (67%) e avere risparmi a cui attingere durante la vecchiaia (52%).

 

Ma chi riesce a risparmiare?

Secondo i risultati dell’Osservatorio, il 54% dei residenti in provincia di Milano riesce ad accantonare parte dei redditi ottenuti. È inoltre interessante notare come, per il 61% di chi vive a Milano e provincia, risparmiare sia oggi considerato più difficile rispetto alle generazioni precedenti.

 

Quanto si riesce a risparmiare?

In media 390 euro al mese, circa il 22% in più rispetto alla media nazionale (320 euro).

 

Come vengono gestiti i risparmi accantonati?

Vengono conservati in maniera esclusiva o parziale sul conto corrente dal 56% dei cittadini, mentre il 42% li destina a forme di risparmio, investimento e/o protezione del capitale.

Un milanese su due adotta inoltre strategie di integrazione della pensione pubblica. Il 33% dichiara di aver già cambiato il proprio stile di vita per aumentare i propri risparmi, mentre il 16% ha intenzione di farlo. Inoltre, il 31% ha già sottoscritto una pensione integrativa e sempre il 16% lo farà in futuro.

Dall’analisi emerge inoltre come tra le famiglie della provincia meneghina prevalga una situazione economica ritenuta almeno sufficiente (51%) se non addirittura buona o eccellente (39%). Se guardiamo all’ultimo anno, il 13% ritiene di essere arrivato a fine mese con difficoltà o estrema difficoltà, mentre il 52% lo ha fatto con facilità o estrema facilità.

Un’attitudine, questa, che si riflette anche sulla capacità di saper fronteggiare eventuali spese impreviste. Il 63% degli intervistati, infatti, affronterebbe una spesa imprevista di 800 euro senza difficoltà, valore che scende al 44% se la spesa imprevista fosse di 1.500 euro.

 

Il futuro?

Circa sei milanesi su dieci ritiene che la propria capacità di risparmio non subirà variazioni, rimanendo sostanzialmente stabile almeno per i prossimi 2 o 3 anni. C’è, però, anche chi si attende un peggioramento (31%).

La provincia di Milano, dunque, da quanto emerge dall’Osservatorio, evidenzia in assoluto una buona sensibilità finanziaria della cittadinanza e una buona propensione al risparmio finalizzato all’investimento. Questa attitudine è ancor più rilevante se viene confrontata con i dati relativi alla media nazionale.

L’indagine evidenzia inoltre come, in un contesto milanese caratterizzato da una discreta situazione economica per la maggioranza e da una crescente consapevolezza della necessità di integrare la pensione pubblica, l’educazione finanziaria rimanga un fattore chiave per generare crescente consapevolezza e consolidare nel tempo la fiducia dei consumatori.

Allo stesso modo, gli operatori del mercato assicurativo sono chiamati ad utilizzare un linguaggio sempre più diretto e accessibile, ponendo al centro le persone e i loro bisogni per offrire soluzioni coerenti con i loro obiettivi di vita.

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